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Promosso il vapore delle e-cig: i risultati dell’esame tossicologico

14 Giugno 2013 in Salute

La sigaretta elettronica è nociva? È, o meglio, è stato, il dubbio di tutti gli svapatori, dei curiosi e della comunità scientifica. Al primo esame tossicologico, il vapore passa il test

L’hanno messo alla prova per la prima volta, questo vapore, con un esame tossicologico severo e comparativo. E questo esito era più che atteso.

In cattedra, l’equipe medica formata dai ricercatori del laboratorio italiano Abich e del greco Onassis Cardiac Surgery Center guidata rispettivamente dai Dott. Giorgio Romangna e dal Dott. Konstantinos Farsalinos.

L’esito, pubblicato online sulla rivista “Inhalation Toxicology”, sembra parlar chiaro: “il vapore inalato dalle sigarette elettroniche non è tossico, o, comunque, ha un grado di tossicità minima, di sicuro impareggiabile ed inferiore rispetto alle tradizionali sigarette con tabacco”.

Il test tossicologico sul vapore della sigaretta elettronica: ecco i risultati.

Il team medico ha utilizzato una sigaretta elettronica testando la produzione di vapore di 21 liquidi attualmente in commercio, sottoponendolo alla reazione dei fibroblasti, cellule tipiche del tessuto connettivo, presenti anche nei polmoni umani. Stessa sorte per l’estratto del fumo di una sigaretta tradizionale.

Risultato? Dopo 24 ore di esposizione, i fibroblasti hanno reagito così:

solo il 5,7% sopravvive al fumo di tabacco, mentre ben 20 dei campioni di liquido di sigaretta elettronica hanno permesso una sopravvivenza di più del 70% delle cellule. Solo un campione, considerato il liquido peggiore, ha mostrato una blanda tossicità, con un sopravvivenza cellulare pari al 51%, ma comunque del 795% superiore rispetto al fumo di tabacco. E il vapore ha tirato uno svapo di sollievo.

Farsalinos parla di risultati impressionanti.

Dichiara infatti: “abbiamo confrontato una sigaretta di tabacco con una quantità di vapore di sigaretta elettronica pari a 3 sigarette tradizionali. Considerando i pericoli estremi associati al fumo e che la maggior parte dei fumatori non è in grado o non vuole smettere con i metodi attualmente approvati, vi sono prove sufficienti per sostenere che il passaggio dal tabacco alla sigaretta elettronica può essere benefico per la salute. Le autorità sanitarie dovrebbero basare le proprie decisioni sulle evidenze scientifiche”.

Che fosse meno dannosa lo aveva già sottolineato il presidente ANaFE (Associazione Nazionale Fumo Elettronico) Massimiliano Mancini, commentando una ricerca di Unisalute: “come affermato anche dall’ISS, l’eliminazione della combustione e di conseguenza delle circa 4000 sostanze cancerogene che rilascia, è la prova dimostrata che il fumo elettronico fa meno male, ma nessuno può sostenere che l’uso delle e-cig sia la soluzione per perdere l’abitudine al fumo, semplicemente costituisce un’alternativa”.

Ora che abbiamo un sostegno scientifico alla quasi assente tossicità del vapore, non resta che attendere i provvedimenti delle autorità in merito.


Di Silvia Segala

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