Il sito italiano sul mondo delle sigarette elettroniche

Napoli. Tabaccai in rivolta, fanno ricorso al Tar contro la sigaretta elettronica

5 Maggio 2013 in Notizie

I tabaccai di Napoli hanno dichiarato guerra alla sigaretta elettronica, parlando addirittura di concorrenza sleale, chiedendone la sospensione totale delle vendite.

Ormai la sigaretta elettronica è divenuta una vera e propria minaccia per l’industria del tabacco. Lo dimostrano i numerosi punti vendita che spuntano “come funghi” in ogni angolo della città. Ora, però, il fumo vaporizzato sta mettendo in ginocchio i tabaccai. Sì, perché nonostante si tratti pur sempre di “sigaretta”, le tabaccherie non le possono vendere.

I tabaccai non ci stanno ed hanno così deciso di fare ricorso al Tar del Lazio; si tratta del primo caso in Italia. L’avvocato Nicola Montella ha consegnato in tribunale una lunga documentazione, in cui sottolinea come vi sia una totale mancanza di regolamentazione nel commercio delle e-cig. Si ritiene, infatti, che la vendita delle sigarette elettroniche dovrebbe essere controllata da una rete seria ed affidabile, come quella del Monopolio. L’avvocato precisa anche che in Italia vi è “un vuoto legislativo” in materia di sigarette elettroniche e che, pertanto, l’uso e la vendita delle stesse dovrebbero essere regolamentate al meglio.

I tabaccai, inoltre, lamentano il fatto che, a causa delle mancate vendite di sigarette tradizionali, rischierebbero la chiusura dei propri locali, offrendo così l’ennesima opportunità di lavoro a tutti i nuovi punti vendita di e-cig, già in costante aumento.

Inoltre, il ricorso ha lo scopo di eliminare tutta questa incertezza ed autorizzare i tabaccai alla vendita delle e-cig, anche in virtù del fatto che sembrerebbe comunque trattarsi di un prodotto meno nocivo. Senza scordare, dice Enzo Perrotta, presidente dell’associazione UniontabItalia (Unione Operatori del Tabacco Italia) che ha presentato il ricorso al Tar, che “l’incertezza e la tardività dell’applicazione delle leggi esistenti stanno determinando un danno all’erario di un miliardo di mancate accise”.

Nelle scorse settimane, è stato presentato un emendamento bipartisan nel quale venivano sbloccati circa 40 miliardi di debiti per la Pubblica Amministrazione, con l’intenzione di imporre un’imposta sulle vendite delle sigarette elettroniche. L’idea è stata condivisa anche dai partiti PD e PDL, entrambi concordi nel voler affidare la supervisione delle e-cig al Monopolio di Stato.

Ed ora si sollecitano Italia ed il resto d’Europa a risolvere la questione quanto prima e verificare l’eventuale pericolosità delle sigarette elettroniche.

E’ dunque urgente, oltre che fondamentale, che si risolva la questione quanto prima, a tutela di commercianti e svapatori.


Di Redazione

Commenta l'articolo