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Il futuro delle sigarette elettroniche, dall’America all’Italia, passando per l’Europa

26 Novembre 2013 in Notizie

L’inverno è iniziato, ma rimangono giornate calde per le sigarette elettroniche. Si discute in tutto il mondo del loro futuro e della loro regolamentazione, da New York a Roma, passando per Bruxelles.

In America si è da poco concluso un interessante Forum Industriale a cui hanno preso parte i più grandi colossi mondiali delle e-cig. Produttori da tutto il globo come Njoy, V2 Cigs, Logic, Vapor Corp e molti altri, riuniti assieme ad esperti di salute pubblica, consulenti e giornalisti, per discutere del futuro del settore.

Un dibattito importante, da cui è emersa la forte espansione del mercato e la necessità dei brand di differenziarsi investendo su tecnologia e qualità dei prodotti. Non sono mancate le discussioni relative alla salute, in cui ancora una volta sono emerse le enormi potenzialità delle sigarette elettroniche, oramai riconosciute come una valida alternativa per i fumatori, in quanto meno dannose. E’ tuttavia importante continuare a investire sulla ricerca, per garantire un maggior numero di evidenze scientifiche chiare, senza possibilità di fraintendimenti o incertezze. Si è discusso anche di regolamentazione, ribadendo la necessità di una maggiore comprensione delle potenzialità delle e-cig da parte di autorità sanitarie e legislatori. Si conviene all’unanimità che la regolamentazione deve essere ben distinta da quella relativa ai prodotti derivati dal tabacco.

Se ci avviciniamo al nostro paese, facendo tappa per Bruxelles, la situazione cambia radicalmente. Secondo quanto riportato da L.I.A.F., Lega Italiana Anti Fumo, si apprende che in Europa la Commissione sarebbe intenzionata a inserire nella Direttiva europea sui Prodotti del Tabacco (TPD, Tobacco Products Directive) un emendamento che equipara le sigarette elettroniche a quelle convenzionali. Un testo che prevede, tra le tante, l’introduzione di una serie di limitazioni sui contenuti di nicotina, sulla diffusione dei prodotti ricaricabili e, naturalmente, sulla pubblicità. Una visione diametralmente opposta rispetto a quella adottata oltreoceano, che potrebbe stravolgere ancor più un settore che, al momento, non gode proprio di ottima forma.

In Italia, nel frattempo, qualcosa si muove in positivo. In Commissione Bilancio del Senato, all’interno della Legge di stabilità 2014 (DDL 1120), è stato approvato un emendamento che punta a sostituire la famosa tassa del 58,5% sulle sigarette elettroniche e i relativi liquidi. L’emendamento annulla, di fatto, la precedente tassazione, sostituendola con un’imposta legata esclusivamente ai prodotti contenenti nicotina: il 25% del prezzo di vendita al pubblico sui liquidi, 25 centesimi su tutti gli altri (cartucce e cerotti). La lotta portata avanti dalle numerose associazioni sembra stia dando i suoi frutti, anche se la strada perché questo emendamento diventi legge non è ancora conclusa. Per il momento, infatti, è solo stato approvato dalla Commissione, il prossimo passo sarà la votazione in aula sia alla Camera, sia al Senato.


Di Redazione

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