Sigaretta elettronica e luoghi pubblici: la giungla dei divieti fai-da-te
In attesa di ricevere una regolamentazione precisa sull’uso delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, comuni, locali pubblici e compagnie di trasporti impongono autonomamente i propri divieti.
Quando il gatto manca, i divieti ballano.
In assenza di istruzioni precise, le compagnie di aerei, treni e trasporti pubblici hanno imposto un proprio regolamento interno relativo all’utilizzo delle sigarette elettroniche, a loro libera discrezione, anche al fine di limitare i casi di lamentele da parte del pubblico dei non fumatori.
Se da un lato è vero che il vapore prodotto dalle sigarette elettroniche è decisamente diverso dal normale fumo di sigaretta, è anche vero che non è ancora ben chiara la posizione della comunità scientifica. Una situazione che porta città e mezzi pubblici a doversi gestire in completa autonomia, prendendo posizioni a volte molto diverse rispetto al loro utilizzo, creando così non poca confusione tra i fumatori digitali.
Svapo sì? Svapo no? Questo è il problema. Ecco cosa dicono le compagnie di trasporti.
In treno. Le compagnie ferroviarie Trenitalia, NTV e Trenord, ad oggi, hanno imposto il divieto tassativo, considerando la sigaretta elettronica rischiosa per la salute dei propri passeggeri.
In aereo. Le compagnie aeree come Alitalia, Easyjet e Air France autorizzano l’uso delle sigarette elettroniche durante i propri voli, ma solamente per quei modelli che non producono vapore, per non arrecare fastidio ai restanti passeggeri non fumatori. L’unica compagnia aerea che, fin dal 2009, non ha mai imposto alcun tipo di divieto, è Ryanair, la quale non considera dannoso l’uso della sigaretta elettronica per la salute dei propri passeggeri. Al contrario, la ritiene un ottimo rimedio a favore dei fumatori accaniti che non devono, così, rinunciare al proprio momento di piacere o incorrere in fastidiose crisi di astinenza.
Per quanto riguarda i liquidi, anche quelli contenenti nicotina, possono essere tranquillamente trasportati all’interno del bagaglio a mano, considerandoli come un qualsiasi altro tipo di liquido. L’importante è che siano riposti in un contenitore trasparente e che non si superi, in totale con gli altri liquidi, i 100 ml imposti dalla compagnia stessa, altrimenti dovrà essere riposto nella stiva.
Ad oggi, l’unico divieto imposto dal governo riguarda la vendita, che è vietata ai minori di 18 anni. Un’ordinanza risalente a settembre 2012, modificata dall’ex Ministro della Salute, Renato Balduzzi, nel mese di Aprile 2013 portando l’età minima per l’acquisto da 16 a 18 anni. Il provvedimento è stato adottato per restare coerenti con le normative legate all’uso del tabacco, che ne vietano la vendita ai minorenni.
In attesa di ricevere conferme – o smentite – sull’uso libero delle sigarette elettroniche nei luoghi, nei locali e sui mezzi pubblici, è sempre consigliabile chiedere ai gestori o ai responsabili la possibilità di poterle utilizzare liberamente, evitando inutili discussioni ed eventuali disagi.
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