La sigaretta elettronica? Il 99% più sicura del fumo di tabacco
“I fumatori che passano alle sigarette elettroniche possono ridurre l’inalazione di sostanze tossiche approssimativamente del 99%”. Parola di Murray Laugesen, uno dei maggiori esperti mondiali di politiche sul fumo ed effetti del tabacco sulla salute, carriera di ricerca nell’Università della Nuova Zelanda, che firma un corposo dossier per l’American Council on Science and Health dal titolo “Nicotine and Health”.
Senza mezzi termini, Laugesen porta prove inconfutabili sulla sicurezza del vaping rispetto al fumo di tabacco. Due dati su tutti. La e-cig, la sigaretta smokeless (senza fumo), evitando la combustione di tabacco e altre porcherie chimiche riduce del 99% l’inalazione di tossici e cancerogeni. Primo fatto. E ancora. Per chi passa dal fumo allo svapo, dice ancora Laugesen, il rischio di morte precoce, per tutte le malattie che il fumo comporta, si riduce del 95%.
Capitolo nicotina. Anche qui Laugesen è preciso. “La nicotina è usata ampiamente in medicina sin dal 1984 ed è sicura alle dosi usate in medicina. I prodotti a base di nicotina non causano il cancro o il cancro ai polmoni, malattie respiratorie e al cuore”. Come spesso ripetuto, non bisogna superare le dosi consentite, pena l’accelerazione del battito cardiaco ed è necessario evitare l’uso in gravidanza per escludere rischi al feto.
Altro dato. L’esposizione passiva al vapore delle e-cig. Secondo il rapporto Laugesen che raccoglie molteplici studi sull’argomento, l’e-cig “rilascia solo 0,000003 grammi di nicotina (3 mcg) per metro cubo di aria”. Si tratta di quantità rintracciabili solo da apparecchiature di laboratorio. Insomma, se il divieto all’uso di sigarette elettroniche può essere giustificato per evitare di disturbare il vicino, non ci sono problemi circa il passaggio di sostanze indesiderate nei polmoni altrui. Anche questo un punto su cui politici e amministratori dovranno confrontarsi, prima o poi.
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