Il futuro delle sigarette elettroniche? “Salveranno vite, se usate consapevolmente”.
Il consumo di tabacco uccide una persona nel mondo ogni 6 secondi. Lo dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità in vista della Giornata mondiale senza tabacco (il 31 maggio). Ma un mondo senza tabacco sembra più un’utopia che uno scenario possibile. Arrendersi ai 6 milioni di morti ogni anno? Rispetto a 10 o 20 anni fa ci sono strumenti in più per arginare i rischi: la sigaretta elettronica è uno di quelli. Il più rivoluzionario, secondo noi. Il più ostacolato, secondo il fisco di mezzo mondo. Gli esperti più lungimiranti cominciano a ripensare i principi della lotta al tabacco: salvare vite è la priorità. Che ruolo ha la sigaretta elettronica? “Per il tabagista che non può o non vuole rinunciare alla sua dipendenza da nicotina – spiega a Vaper Magazine il dottor Daniel Amram, tabaccologo e dirigente medico dell’Asl 5 Pisana di Pontedera – e che rifiuta quindi il trattamento di disassuefazione dal tabacco, consumare la nicotina con il sistema elettronico ENDS (Electronic Nicotine Delivery System) è un’occasione importante e può essere un salva-vita”. Questioni di sanità pubblica, che vanno affrontate con maggiore attenzione, spiega Amram: “Ci sono rischi e vanno esaminati”. Le e-cig, secondo l’esperto, non si candidano a diventare un presidio medico, ma “il consumo della nicotina tramite il sistema elettronico sarà alternativo o riduttivo rispetto a quello della sigaretta di tabacco”.
Dottor Amram, uno dei punti meno discussi sul tema e-cig è la riduzione del danno. Ends meno nocivi di 100/1000 volte rispetto alla sigaretta. Perché questo punto è così sottovalutato? Quanto ci guadagna la salute?
A tutt’oggi l’uso dei “sistemi elettronici di consumo di nicotina” noti come e-cigarettes (ENDS) è effettivamente legato al concetto di “riduzione del danno”. Questo in virtù del fatto che da una parte il fumo di tabacco contiene migliaia di sostanze chimiche estremamente nocive (tra le quali perfino il polonio-210 radioattivo), mentre gli ENDS, nella sua forma più semplice, contengono solo nicotina sospesa in glicopropilene o glicerina e acqua. In termini farmacologici e tossicologici quindi la minore nocività, oltre ad essere ampiamente dimostrata scientificamente, è onestamente intuibile ed indiscutibile.
Ma questo non significa che gli ENDS non siano nocivi. Per escludere ciò, occorre completare studi scientifici che già ci sono, specie sulla valutazione degli effetti di uso consistente e quotidiano a medio e a lungo termine. Inoltre occorre che il consumatore di ENDS prenda coscienza che manipola la nicotina, un alcaloide sintetizzata dalla pianta del tabacco perché ha proprietà tossiche letali nei confronti dei parassiti. Essa è un potente veleno alla pari dell’alcol, dell’acido muriatico, dell’acetone e quindi occorre stare attenti mentre si usa e tenerla lontano dai bambini.
Terapie contro la dipendenza. Il principio secondo cui la nicotina scaccia la nicotina, valido per i cerotti e le gomme, perché non può valere per le e-cig? Vede nel futuro dei protocolli possibili in questo senso?
In linea di massima, gli “addetti ai lavori” sanno che non si cura la dipendenza per una sostanza psicotropa con la sostanza stessa. Nel caso della nicotina la terapia sostitutiva nicotinica (NRT) contribuisce efficacemente al trattamento in quanto il rilascio di nicotina specie con i cerotti (spalmato in 16 ore) ma anche con le gomme, l’inhaler e le losanghe è molto inferiore rispetto alla nicotina del fumo di tabacco e soprattutto non raggiunge un picco plasmatico in breve tempo. Quest’ultima condizione è necessaria per il rilascio, nella shell del nucleo accumbens (NACc), sito protagonista della ricompensa nel circuito mesolimbico del cervello, di un rilascio abnorme, “overflow” di dopamina, creando il “rinforzo primario” per la sostanza, in parole povere il piacere, che diventa il “motore” per l’instaurarsi/consolidamento di una dipendenza. Consumare la nicotina con il sistema elettronico (ENDS) provoca in effetti un rapido picco plasmatico di nicotina e quindi è in grado di creare, specie al mattino dopo il “digiuno notturno”, il rinforzo primario. Il tabacco, in verità, instaura e consolida la sua dipendenza anche attraverso il tipico “rinforzo secondario” e cioè la comparsa di un desiderio compulsivo di consumo (craving) in seguito a stimoli inizialmente biologicamente neutri, ma che si attivano con un meccanismo condizionato pavloviano e si associano fortemente all’atto di accendersi una sigaretta anche in assenza di un rinforzo primario.
I fumatori conoscono bene il legame indissolubile tra caffè, pausa al lavoro, la macchina, l’attesa, lo stress, la noia, e dall’altra parte la sigaretta. Virtualmente qualsiasi cosa può diventare un rinforzo secondario per il tabacco e ciò lo rende la dipendenza più difficile da superare in assoluto. In teoria, usare gli ENDS dovrebbe spezzare queste associazioni; ma il vero pericolo è che il fumatore tabagista consumi la nicotina con gli ENDS, e come succede dopo la tazzina di caffè o dopo un bicchiere di buon vino, completi il tutto accendendosi la sua sigaretta di tabacco! Per il cervello del fumatore tabagista, la nicotina dell’ENDS potrà essere del tutto paragonabile alla caffeina del caffè, all’etanolo del vino etc. Ridurre la concentrazione di nicotina dell’ENDS è in teoria la soluzione. Ma in pratica, il fumatore tabagista che utilizza le e-cigarette con nicotina a basse dosi è ad alto rischio di abbandonarle e di tornare al tabacco. Per questo credo che anche in futuro il consumo della nicotina tramite il sistema elettronico ENDS sarà alternativo e/o riduttivo rispetto a quello della sigaretta di tabacco, ma non risolutivo della dipendenza da nicotina, specie per i tabagisti.
È d’accordo con quanto sostenuto da Umberto Veronesi e molti altri, che con la diffusione della sigaretta elettronica si salverebbero migliaia di vite ogni anno?
Come si fa a non essere d’accordo con Umberto Veronesi? Il Professore è una perfetta sintesi tra conoscenza scientifica e capacità divulgativa. Solo i grandi riescono a parlare di cose complicate con parole semplici e lui lo fa sempre. È un intellettuale nel vero senso della parola ed ha l’onestà di dire la verità sul fumo di tabacco, il peggiore olocausto che l’uomo ha confezionato per se stesso, anche malgrado la pressione di chi ha interesse (economico) che la strage continui. Per il tabagista che non può o non vuole rinunciare alla sua dipendenza da nicotina e che rifiuta quindi il trattamento di disassuefazione dal tabacco, consumare la nicotina con il sistema elettronico ENDS è un’occasione importante e può essere un salva-vita, con purtroppo i rischi di ricaduta già discussi prima.
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