Estate, svapate al sicuro: ecco cosa portare in vacanza
Anche se le notizie di nuove tasse rischiano di rovinare le vacanze dei vapers, le partenze per le mete estive sono ormai iniziate. E nella valigia si dovrà fare spazio anche all’e-cigarette. Quest’anno personal vaporizer e accessori trendy promettono di essere protagonisti in spiaggia. A cominciare dagli aromi: i gusti più freschi alla frutta accanto ai tradizionali tabaccosi. E poi gli altri vantaggi: niente più fumo, niente più puzza per i vicini di ombrellone. Nessun problema di accendini smarriti. Addio cicche. E anche l’ambiente ringrazia. Ma come fare se non si è sicuri di trovare un negozio di e-cig a portata di mano? Cosa portare con sè nel caso che si sia affezionati alle fragranze di casa e non si voglia proprio farne a meno né al mare né in montagna? Abbiamo chiesto a due imprenditori del settore quali sono, secondo loro, le scorte da fare per non restare a secco.
“Andando in vacanza per 15 giorni porterei sicuramente oltre al kit di partenza composto normalmente da 2 sigarette e un caricabatterie – spiega Lorys Calabrone, titolare del negozio specializzato Io Svapo di Potenza – 2 batterie di scorta da 650 mah, 3 atomizzatori CE4 e 1 caricabatterie per emergenza, insieme a 6 boccette di liquido”. Una piccola riserva personale che può anche eccedere il consumo in vacanza, ma assicura di non restare a secco. A conti fatti, circa 64 euro di spesa: 6 boccette (24,00€ da Io Svapo), 2 batterie 20,00€, 3 Atomizzatori 15,00€, 1 caricabatterie 5,00€.
Partire attrezzati vuol dire anche evitare sorprese dell’ultimo minuto. “Il consiglio è di portare sempre 1 flacone di scorta in più nel caso in cui una ricarica si rovini magari con il sole o il troppo caldo”, dice Eleonora Marras di Sinapsi, azienda di Sassari che distribuisce in Italia le e-cig My Air e gli aromi Dekang. A questo proposito, il consiglio è sempre quello di conservare in modo adeguato le boccette, lontano da fonti di calore. Sole compreso. “Un astuccio porta e-sig o anche la travel bag (7-15 euro) in similpelle con chiusura zip con cui è composto tradizionalmente un kit di e-cigs – ricorda Marras – è utile per proteggere i device e le ricariche da sabbia, raggi solari, caldo e urti accidentali”.
Nel kit ideale per le vacanze ci sono inoltre, continua, “1 batteria di ricambio (15- 40 euro), il caricabatterie rete-Usb (5 – 10 euro), facendo attenzione alla compatibilità con le prese del Paese dove si andrà a villeggiare, un adattatore Usb (5-10 euro), 1 o 2 serbatoi di ricambio, 1-2 beccucci (1-7 euro) – piccoli e facili da smarrire! – e ancora 1-2 flaconi vuoti con tappo dosatore, 1 paio di guanti in lattice e 1 laccetto porta sigaretta (5-9 euro), per avere la possibilità di portare con se la sigaretta anche senza tasche o borse aggiuntive”. Se poi si vuole dare un tocco “cool” e di tendenza alle scelte si può optare per “laccetti da abbinare all’abbigliamento – risponde l’imprenditrice – o al colore della sigaretta, batterie con grafiche e motivi decorativi, serbatoi come VIVI Nova, DCT, batterie a voltaggio variabile per i più “esperti””.
Se si opta per il camper non si può fare a meno di un caricabatterie 12v-Usb (4-7 euro) che permette la ricarica dall’accendisigari. Se, invece, si progetta di viaggiare all’estero è “sempre meglio informarsi preventivamente sulle normative vigenti nel paese di destinazione in termini di utilizzo di sigarette elettroniche – ricorda Marras – e di consumo di e-liquid contenenti nicotina”. Anche se la maggior parte delle compagnie aeree si è orientata verso il no-svapo a bordo, ce ne sono alcune – ormai rare – che lo consentono. Le low-cost avevano intrapreso la vendita di e-cig senza vapore, ma adesso le indicazioni delle autorità internazionali puntano al divieto di e-cig per evitare il panico da fumo a bordo o problemi con altri fumatori in crisi di astinenza. Meglio informarsi prima. Ai controlli di sicurezza, poi, è preferibile non eccedere con la quantità di liquidi, ricordando che il trasporto in cabina è consentito in flaconi della capienza massima di 100 ml (e fino a 1 litro complessivo) – quindi teoricamente non nei serbatoi – e separati in buste di plastica trasparente.
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