La scelta svizzera per la salute: zero tasse sulle sigarette elettroniche
Paradosso di frontiera: a Como le sigarette elettroniche si pagheranno con un “ricarico statale” del 58,5%, pochi chilometri oltre il confine e lo stesso prodotto è venduto senza nessun balzello. Avete capito bene. In Italia si fa lo sciopero per la fame per non chiudere i negozi, in Svizzera si sono eliminate le tasse sulla sigaretta elettronica a vantaggio di un mezzo che sostituisce la sigaretta e le sue malattie. Paese che vai, usanza che trovi. L’iniziativa è stata del senatore Roberto Zanetti, parlamentare socialista che chiamano “Roberto il rosso” per le sue battaglie civili.
A dicembre del 2011 Zanetti presenta una mozione, convinto che non si può lucrare su una scelta che in fondo per lo Stato è un guadagno. Chi opta per la e-cig spegne almeno una sigaretta. A conti fatti, come sostiene anche l’oncologo Umberto Veronesi, meno ricoveri per malattie respiratorie, meno costi per la sanità, meno morti. La mozione di Zanetti, così come riportava il Corriere del Ticino, recita: “Esenzione delle sigarette elettroniche dall’imposizione sul tabacco“ e intendeva “modificare la legge federale del 21 marzo 1969 sull’imposizione del tabacco (RS 641.31) e l’ordinanza del 14 ottobre 2009 sull’imposizione del tabacco (RS 641.311) affinché le cosiddette sigarette elettroniche, nonché altri aiuti per la disassuefazione dal fumo, non siano considerati come prodotti di sostituzione ai sensi della legge sull’imposizione del tabacco e quindi non soggiacciano all’imposizione sul tabacco”. E c’è riuscito.
In Svizzera, come in Italia, i derivati del tabacco sono sottoposti ad una tassazione supplementare di consumo che incorpora una quota di recupero per il sistema sanitario (Olmt). Per Zanetti un controsenso farla pagare a chi sceglie la sigaretta elettronica. “Un simile sforzo da parte dei fumatori in via di redenzione non deve essere punito con provvedimenti fiscali difficili da giustificare e in contraddizione con gli sforzi della Confederazione per arginare il tabagismo”, ricordava Zanetti. Per il senatore la sigaretta è uno strumento terapeutico e al pari degli altri prodotti per la disassuefazione, cerotti e chewingum, deve essere iscritto all’Istituo svizzero dei prodotti terapeutici (Swissmedic) e godere così dell’esenzione. Il Consiglio federale elvetico si era schierato contro questa posizione, affermando che non mancavano le prove scientifiche. Ha perso.
Dal 1° aprile 2012 la super-tassa è stata cancellata con un percorso che a molti ha fatto storcere il naso quando se n’è parlato in Italia: la registrazione come prodotto medico è onerosa e comporta una documentazione scientifica a supporto. Tuttavia rafforza la tesi che la sigaretta elettronica permette di ridurre i danni da fumo. E non è poco.
Commenta l'articolo