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E-cig e la schizofrenia della politica. E Candiani (Lega) twittò: “Ho fatto un trabocchetto”.

20 Dicembre 2013 in Notizie

Sigaretta elettronica, la sceneggiata continua. Chi in questi mesi ha guardato il mondo della politica dall’oblò di un investimento fatto, di un lavoro creato, di una scommessa sul futuro – positiva per la salute dei fumatori -, si sarà accorto che uno spettro aleggia nel palazzo: il suo nome è Emendamento. Appesi ad un Emendamento, è il film di Natale che non piace a nessuno. Tranne a grandi “strateghi” della politica. E così il destino della Sigaretta Elettronica, di svariate imprese, di moltissimi lavoratori – forse più di 6.000 – è da un anno e più appeso ai capricci del cavillo, dell’imboscata burocratica, del pasticcio dell’ultima che passa sotto il nome di Emendamento a una legge “salva qualcosa – salva qualcuno”. Insomma, il legislatore compone e scompone i “decreti” come leggi puzzle, alla bisogna. E di mezzo ci vanno le vite di molte persone, di tante famiglie.

Un passo avanti e uno indietro. L’ultimo capitolo di questa soap amara va in onda con il decreto “Salva Roma”. Protagonista un emendamento presentato in Commissione dal Senatore Stefano Candiani della Lega Nord, poi fatto suo dalla maggioranza e approvato in Aula. Cosa dice l’emendamento? In sostanza, si torna indietro di un mese e più: “le sigarette elettroniche sono equiparate a quelle tradizionali”. Quindi non solo divieto di svapo come per le maledette sigarette di tabacco – contro il quale gran parte del mondo dell’e-cig non è contrario -, ma tutto un corollario di sgambetti: divieto di pubblicità, divieto di promozione. E ovviamente, anche la tassazione trova una sua giustificazione e diventa come un’accisa mascherata.

La parte più divertente di questa puntata l’ha svelata un acceso scambio su Twitter tra lo stesso senatore Candiani e alcuni utenti. Un botta e risposta pubblico. Due utenti giancarlobg1 e seholsem incalzano il senatore Candiani, autore dell’emendamento. Quando gli fanno notare che quelle righe spezzano le gambe al settore, Candiani difende la sua operazione:
“La nicotina crea dipendenza. La salute viene prima delle lobby”.

Quando gli dicono che anche Veronesi afferma che le e-cig potrebbero salvare 30.000 vite, Candiani cambia registro e scrive: “Emendamento presentato a tutela della salute. Altri invece sostengono lobby tabacco. GIOCO SCOPERTO”.

Il terzo atto è la sconfessione dell’emendamento. “L’emendamento mio non esiste più da ieri sera si informi meglio. Quello votato è della maggioranza”.

I toni si alzano. La difesa del senatore vacilla e lui si lascia andare anche a qualche parola di troppo. A un utente dice “sei tardo” e in “malafede”.

Messo alle strette ecco cosa risponde: “Sei tardo/malafede: emend. mio non esiste da ieri: assorbito da voto favor. Comm. oggi votato da PD-Ncd-M5s. No Lega”

“Quindi tu hai proposto l’emendamento per vedere chi l’avrebbe votato?”, ribatte l’interlocutore. Candiani esulta: “Eureka”.

Gli rispondono e concludono: “Cioè hai giocato con la vita della gente solo per miseri giochi politici? Vergogna”.

Fine dello spettacolo. Lo scambio è pubblico su Twitter. A voi i commenti.

Noi aggiungiamo gli auguri di Buon Natale. Ma solo per far scoprire la lobby di cittadini onesti che non possono festeggiarlo come vorrebbero. Eureka!


Di Cosimo Colasanto

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