Uno studio conferma, più pulite le urine di chi fuma la sigaretta elettronica
La salute di un’auto? Si vede da quello che sputa fuori il suo tubo di scappamento. Il paragone tra candele e carburatore e la macchina-uomo potrebbe sembrare eccessivo, ma in fondo non lo è.
Un esame semplice e uno studio confermano la maggiore sicurezza della sigaretta elettronica per la salute. I ricercatori dell’Università del Minnesota hanno fatto ricorso al più semplice dei test di laboratorio, l’esame delle urine, per capire quanto ci guadagnano i vapers rispetto ai fumatori. Molto, a quanto pare.
Le urine sono una cartina di tornasole per la salute dell’uomo. Fin dall’antichità, anche senza microscopi e sostanze chimiche reagenti, hanno permesso di dare un volto a molte patologie. Il primo nome del diabete di tipo 2, il diabete mellito, deriva dal “sapore” dolciastro (simile a quello del miele, appunto) delle urine di chi soffriva della malattia metabolica. Le urine risultavano dolci per via dello zucchero espulso in maggiore quantità da un organismo che non riesce a controllare la quantità in circolo di glucosio come accade per i diabetici. Adesso un esame delle urine può salvare la vita: fotografare lo stato di salute dei reni, aiutare a intercettare virus e batteri. I sedimenti sono ugualmente preziosi. Strumenti diagnostici sofisticati consentono di fare esami fisici e chimici approfonditi.
La black list delle sostanze tossiche
Lo studio americano pubblicato sulla rivista Nicotine & Tobacco Research, rivista che appartiene al gruppo delle pubblicazioni dell’Università di Oxford, ha fatto una cosa molto semplice: ha arruolato 28 svapatori che hanno utilizzato negli ultimi 2 mesi solo sigarette elettroniche e non sigarette tradizionali per rintracciare nelle loro urine i metaboliti di alcune sostanze tossiche e cancerogene, come l’1-idrossipirene, ciò che resta nell’organismo del pirene, Idrocarburo Policiclico Aromatico (IPA), tra i più pericolosi per la salute dopo essere stato assorbito e metabolizzato. E poi ancora il mix molecolare chiamato 4-(metilnitrosammino)-1-(3-piridil)-1-butanone (NNK), agente cancerogeno specifico del tabacco, ricercando anche i suoi glucoronidi, una combinazione chimica che consente alla sostanza tossica di viaggiare nell’organismo e danneggiare cellule e tessuti. Ancora sulla black list degli agenti tossici sono stati analizzati derivati dell’acroleina, sostanza tossica che si sprigiona per la combustione ad alte temperature del glicerolo ed è irritante per fegato e mucosa gastrica, e un acido derivato dal benzene. Infine uno sguardo anche a quanto resta nelle urine di nicotina e cotinina.
Sigarette elettroniche più pulite
I risultati delle analisi condotte sulle urine dei vapers sono stati confrontati con quelli di fumatori esaminati in 3 studi e hanno rivelato che tutti i metaboliti tossici e potenzialmente cancerogeni sono significativamente più bassi nelle urine di chi usa la sigaretta elettronica rispetto a chi fuma tabacco e questo risultato vale in un caso su tre anche per nicotina e cotinina.
“Le e-sigarette stanno vivendo un momento di popolarità crescente – spiegano gli autori dello studio – ma sono disponibili poche informazioni sui loro potenziali effetti tossici o cancerogeni. I risultati suggeriscono che rispetto ai composti analizzati, le sigarette elettroniche – concludono i ricercatori – hanno un profilo di tossicità più favorevole rispetto alle sigarette di tabacco”.
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